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Castello di Strassoldo | Castello Colloredo | Castello Villalta | Castello Miramare |
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Castello di Spessa | Castello d'Artegna | Castello di Susans |
"MANY A BOOK IS LIKE A KEY TO UNKNOWN CHAMBERS WITHIN THE CASTLE OF ONE'S OWN SELF."
FRANSZ KAFKA
I CASTELLI
SPARSI PER TUTTA LA REGIONE TROVATE TANTI CASTELLI. QUI ELENCO I PIU' CONOSCIUTI E BELLI CHE MERITANO UNA VOSTRA VISITA!
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Da sempre il Friuli Venezia Giulia è stata definita la porta verso l'Europa.
Al nord-est la regione è protetta dalle Alpi Giulie una spezie di barriera naturale che sono però le Alpi più basse in Italia e da secoli tanti popoli sono riusciti ad entrare nel nostro bel paese arrivando da nord o da est per una delle sue vallate.
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Nel corso dei secoli il Friuli Venezia Giulia è stato spesso afflitto da invasioni di altri popoli : Celti, Unni, Goti e Longobardi arrivarono tutti in Italia attraverso il Friuli Venezia Giulia.
In particolare nel Medioevo, le invasioni degli Ungheresi e Ottomani furono molto violenti e i proprietari terrieri decisero di difendere le loro proprietà costruendo castelli un pò ovunque.
Questi "roccaforti" affacciati sul golfo o posti su verdi colline, immersi in grandi parchi o al centro di città di cui erano la dimora più prestigiosa, valgono la pena di essere visitati. Due gli appuntamenti di “Castelli Aperti” nell’arco dell’anno: uno in Primavera il 6 e 7 aprile 2024 ed uno in Autunno, appuntamenti che rendono possibile la visita ad una decina di castelli pubblici e privati non aperti normalmente al pubblico.
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Alcuni palazzi e castelli privati aprono le loro porte per tutto l'anno a pagamento e su richiesta quando si tratta di visite di gruppo. Potete contattarmi per ulteriori informazioni.
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Storia, miti e leggende accompagnano i meravigliosi castelli presenti nella nostra regione. In questo elenco sottostante vi presento alcuni tra i manieri più celebri, mete imperdibili di una visita indimenticabile in Friuli Venezia Giulia.
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I seguenti castelli: Castello Miramare, Villa Manin, Castello di Duino e il Castello di Gorizia sono aperti tutto l'anno e meritano sicuramente una visita!
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IL CASTELLO DI MIRAMARE - TRIESTE
ll Castello di Miramare e il suo Parco sorgono per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, il fratello minore dell'imperatore Franceso Giusseppe, che decide, attorno al 1855, di farsi costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango, affacciata sul mare e cinta da un esteso giardino.
Affascinato dall’impervia bellezza del promontorio di Grignano, uno sperone carsico a dirupo sul mare, quasi privo di vegetazione, Massimiliano ne acquista vari lotti di terreno verso la fine del 1855. La posa della prima pietra del Castello avviene il 1° marzo 1856. Alla Vigilia del Natale del 1860 Massimiliano e la consorte, Carlotta del Belgio, prendono alloggio al pianoterra dell’edificio, che a quella data presenta gli esterni del tutto completati, mentre gli interni lo sono solo parzialmente, in quanto il primo piano è ancora in fase di allestimento.
Il palazzo, progettato dall’ingegnere austriaco Carl Junker, si presenta in stile eclettico come professato dalla moda architettonica dell’epoca: modelli tratti dai periodi gotico, medievale e rinascimentale, si combinano in una sorprendente fusione, trovando diversi riscontri nelle dimore che all’epoca i nobili si facevano costruire in paesaggi alpestri sulle rive di laghi e fiumi.
Nel Castello di Miramare Massimiliano attua una sintesi perfetta tra natura e arte, profumi mediterranei e austere forme europee, ricreando uno scenario assolutamente unico grazie alla presenza del mare, che detta il colore azzurro delle tappezzerie del pianoterra del Castello, e ispira nomi e arredi di diversi ambienti.
La realizzazione degli interni reca la firma degli artigiani Franz e Julius Hofmann:
il pianoterra, destinato agli appartamenti privati di Massimiliano e Carlotta, ha un carattere intimo e familiare, il primo piano è invece quello di rappresentanza, riservato agli ospiti che non potevano non restare abbagliati dai sontuosi ornati istoriati di stemmi e dalle rosse tappezzerie con i simboli imperiali
L'arciduca supervisionò personalmente sia la pianificazione della villa che la disposizione dell'ampio parco botanico (più di 22 ettari), fatto di giardini terrazzati in stile inglese e italiano, ricchi di piante rare, sculture e stagni con uno spettacolare vista sul mare Adriatico.
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Il castello è un museo statale dal 1955. E' possibile prenotare un tour del castello con me, durante il quale potete ammirare i magnifici arredi originali nelle sale di rappresentanza e negli appartamenti privati, molte opere d'arte, e mobili e oggetti di dell'epoca.
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Una curiosità:
Secondo la leggenda, c'è una maledizione sul Castello di Miramare, secondo cui gli uomini che trascorrano una notte qui sono destinati a morire in giovane età lontano da casa.
Se volete visitare una bellissima Villa Veneta sul suolo friulano, definito da Napoleone stesso come "troppo piccola per un Imperatore, ma troppo grande e troppo lussuosa per un Doge", allora venite nella frazione di Passariano vicino a Codroipo. Qui potete visitare la Villa Manin e il suo grandioso parco.
La maestosa villa apparteneva all'importante e rinomata famiglia Manin, il cui ultimo proprietario era Ludovico Manin, l'ultimo Doge di Venezia.
Il modello a cui ispirarsi durante la costruzione fu addirittura la residenza del Re Sole, Luigi XIV, che aveva fatto costruire da poco il palazzo di Versaille! Ne è prova il fatto che il disegno del grande giardino a settentrione della villa viene affidato a un allievo francese (del cui nome però non è rimasta traccia) di André Le Nôtre, l’artefice delle meraviglie volute da Luigi XIV.
Il progetto viene affidato all’architetto Domenico Rossi, di origini luganesi, attivo anche a Venezia, Lubiana, Udine, Pordenone e in altri centri del Veneto e del Friuli. Nei primi decenni del Settecento progetta l’attuale aspetto dell’edificio e gli interventi scenograficamente più importanti, come la Piazza Quadra, delimitata dalle barchesse, e la Piazza Tonda, chiusa dalle esedre, con un effetto plastico che ricorda il secentesco il colonnato del Bernini in piazza San Pietro a Roma.
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Il corpo centrale della villa diventa un emblema della grandezza e della potenza della famiglia, in grado di rivaleggiare con le residenze dei re d’Europa e di superare in magnificenza le numerose ville che i patrizi di Venezia edificano in terraferma.
All'interno, la residenza affascina con ampie sale ed eleganti soffitti affrescati in stilo barocco. Alcune stanze sono ancora arredate con mobili dell’epoca.
Nel 1738 la villa visse uno degli eventi più importanti della sua storia: Maria Amalia, figlia del re di Sassonia, va in sposa al re di Napoli, e nel corso del viaggio sosta a Passariano e in suo onore si allestisce una fastosa cerimonia.
La villa è stata spesso scenario di importanti eventi militari e bellici. Nel 1797 Napoleone Bonaparte stesso prese residenza nella villa per alcuni mesi durante la sua campagne militare in Friuli Venezia Giulia. Potete ancora vedere la camera da letto dove dormiva. Fu in questa villa che venne firmato il Trattato di Campoformido che pone fine all’esistenza secolare della Repubblica di Venezia.
La prima guerra mondiale e le sue conseguenze non ignorarono l'edificio storico. Nel 1917, dopo l'ultima battaglia dell'Isonzo, la disfatta di Caporetto, l'ultimo imperatore austriaco Carlo I e l'imperatore tedesco Guglielmo II si sono incontrati qui per celebrare la loro vittoria.
Nel secondo conflitto mondiale gli ampi spazi della villa vengono utilizzati come ricovero delle opere d’arte del territorio friulano, quasi anticipando il futuro destino del compendio.
Infatti negli anni sessante, la Regione acquista e restaura la villa e il parco facendone un centro culturale, dove vengono organizzate mostre d’arte e eventi musicali. Il centro si occupa anche della catalogazione e restauro dei beni culturali.
Oggi nella Villa si tengono tante mostre interessanti, per avere più informazione in merito cliccate su questo link.
LA VILLA MANIN - CODROIPO - UDINE
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IL CASTELLO DI DUINO - DUINO - TRIESTE
Il Castello di Duino, di proprietà dei Principi della Torre e Tasso, è stato costruito nel 1300 sulle rovine di un avamposto romano.
In realtà ci sono due castelli a Duino. Entrambi sono costruiti su un promontorio che si alza protende sul mare Adriatico, ma qui finisce la somiglianza. Il "più giovane" risale al 14 ° secolo, mentre suo fratello maggiore fu costruito circa 400 anni prima. Da quest'ultimo è rimasta solo una rovina e la leggenda della "dama bianca".
Si presenta all’esterno come una costruzione composita e massiccia che domina il golfo di Trieste. Al suo interno, custodisce importanti capolavori d’arte e raffinati cimeli storici.
Nel settecento divenne un centro culturale ed umanistico, mantenendo tutt’oggi attivissima questa tradizione. Numerosi ospiti di prestigio si sono susseguiti nel tempo: Elisabetta d’Austria (Sissi), l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, Johann Strauss, Franz Liszt e Gabriele d’Annunzio sono solo alcuni dei famosi ospiti che conobbe il castello. Il più illustre di tutti, il poeta boemo Rainer Maria Rilke, che si fece ispirare dal favoloso contesto del casello in due delle sue composte delle “Elegie Duinesi”.
E’ possibile vistare il castello con me come guida. Visiteremo insieme più di 18 sale, dense di testimonianze della storia dei Principi della Torre e Tasso e dei loro antenati. Da non perdere: la Scala di Palladio, capolavoro di architettura, il forte-piano del 1810 sul quale suonò Liszt e lo straordinario panorama sul golfo che si può ammirare dai bastioni esterni a picco sul mare e dalla terrazza panoramica della torre,
Nel giardino è possibile scendere nel Bunker costruito nel 1943 dalla marina tedesca.
A due passi dal castello inizia Il sentiero Rilke
Si tratta di un bellissimo sentiero escursionistico che si estende per 1700 metri e permette di accedere alla Riserva naturale da Sistiana o da Duino. Vi trovate a camminare sul sentiero in picco al mare sopra le famose falesie di Duino in un contesto ricco di flora e fauna da dove la vista sul mare Adriatico e il golfo di Trieste è spettacolare.
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IL CASTELLO DI GORIZIA - GORIZIA
Il castello di Gorizia, risalente al secolo XI, è il cuore antico della città . Situato sull'altura che sovrasta la località, il castello offre una spettacolare vista panoramica di Gorizia e del territorio circostante.
Il suo aspetto attuale non rispecchia esattamente quello originario, infatti, dell'antico mastio, abbattuto dai veneziani per motivi difensivi, restano oggi solo le fondamenta visibili all'interno della corte dei Lanzi.
Il castello si raggiunge attraverso la Porta Leopoldina, costruita nel 1660 in onore della visita dell'imperatore Leopoldo d'Asburgo.
Il Maniero rispecchia l'evoluzione avvenuta tra i secoli XIII e XVI con l'aggiunta progressiva di edifici e strutture difensive. Il castello cambiò più volte padrone, passando dalle mani dei conti di Gorizia, Avvocati della Chiesa di Aquileia, al dominio asburgico, con le brevi parentesi veneziana e napoleonica.
Nella sua storia il castello fu, quindi, modificato a più riprese, con l'aggiunta di bastioni e torri e adibito a funzioni diverse, da centro amministrativo a caserma, a carcere. Il castello fu bombardato durante la prima guerra mondiale. La paziente opera di ricostruzione, avviata negli anni trenta, a cura della famiglia Cossar, ha conferito al castello quell'affascinante aria medioevale.
Alcune sale del Castello sono periodicamente sede di mostre, mentre il granaio ospita permanentemente una sezione didattica con pannelli e plastici relativi alla Contea Goriziana.
La Sala della Musica accoglie perfette riproduzioni di strumenti antichi di cui si possono ascoltare le melodie grazie a moderne tecnologie.
Dal Cammino di Ronda si può spaziare con lo sguardo sulla città di Gorizia e sui territori della vicina Slovenia.
Il castello di Gorizia, inoltre, ospita nella Sala dei Cavalieri, il Museo del Medioevo Goriziano, dove si trovano interessanti riproduzioni artigianali delle armi bianche usate nel periodo medioevale.
Nei pressi del borgo si trovano un ristorante e altri importanti Musei Provinciali quali il Museo della Grande Guerra, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, la Pinacoteca e la Collezione Archeologica.
La curiosità:
Tra coloro che lavorarono alle strutture difensive del castello si annovera anche Edmondo Halley, scopritore della omonima cometa.